Osteopatia

Una nuova dimensione dell’osteopatia

L’osteopatia è una metodica naturale e dolce; non vengono utilizzati farmaci ma solo le mani del terapista che, attraverso delle manovre, mira a ristabilire l’armonia, il buon equilibrio e la buona mobilità della struttura articolare scheletrica, muscolare, fasciale,  viscerale e craniale del corpo. Ciò che più conta è che queste tecniche sono in grado di alleviare il dolore causato da diverse affezioni o patologie, dal neonato all’anziano, negli sportivi e nel caso di disturbi dopo gravidanze ed interventi chirurgici.

Osteopatia

L’osteopatia è un sistema affermato e riconosciuto di prevenzione e cura sanitaria che si basa sul contatto manuale per la diagnosi e per il trattamento.
Rispetta la relazione tra il corpo, la mente e lo spirito, ponendo l’enfasi sull’integrità strutturale e funzionale del corpo.
Quando i dolori accusati dai pazienti dipendono da una cattiva relazione tra le componenti muscolo-scheletriche, viscerali e tra il sistema nervoso e quello vascolare, l’osteopata è in grado di liberare il corpo dalle possibili costrizioni patologiche che limitano il normale flusso energetico, restituendo all’organismo una fisiologia funzionale ottimale.

Il trattamento osteopatico si avvale di un sistema di tecniche esclusivamente manuali (manipolazioni di articolazioni, organi, tessuti), che mirano a correggere meccanicamente delle variazioni strutturali o disordini meccanici capaci di provocare delle alterazioni o compensi anche in zone distanti dal problema originario.
L’obiettivo osteopatico è di giungere non all’effetto (sintomo) ma alla causa dominante del disturbo, ristabilendo la mobilità della struttura in ogni sua parte, anche se apparentemente non collegata. In questo modo le funzioni dell’organismo si possono riadattare ed il corpo potrà dare inizio al suo percorso di auto-guarigione. Il fine dell’osteopatia è quello di riportare all’intero organismo mobilità, economia e confort, ricreando le migliori condizioni affinché il corpo ritrovi il suo naturale stato di salute.

I campi d’intervento dell’Osteopatia sono:

1. Apparato locomotore in generale, ma soprattutto la colonna vertebrale.

2. Sistema viscerale, particolarmente il sistema gastro-intestinale e la sfera ginecologica.

3. Cranio.

4. Osteopatia e disturbi dell’articolazione temporomandibolare

Osteopatia e apparato locomotore

Le sindromi vertebrali rappresentano il motivo più frequente di consultazione in osteopatia: cervicalgie, torcicolli, nevralgie cervicobrachiali, dorsalgie, lombalgie, sciatiche o cruralgie sono patologie dove l’Osteopatia si è dimostrata efficace.

Il trattamento include manipolazioni articolari, trattamento dei tessuti molli, agisce su legamenti, capsule articolari, muscoli, migliorando la circolazione locale dei tessuti e sopprimendo il dolore riferito che è in relazione con questi elementi.

E’ indicata anche nei dolori degli arti, ad esempio le periartriti scapolo-omerali, dolori muscolari, ecc. Il trattamento osteopatico è di particolare interesse nelle lesioni sportive ed anche nei dolori cronici di tipo artrosico. L’Osteopatia può ugualmente essere utilizzata come una terapia preventiva allo scopo di evitare le recidive e la comparsa di quadri sintomatologici in relazione ai traumi subiti dal paziente (ad esempio: distorsione al ginocchio, conseguente disfunzione del bacino ad essa correlata per atteggiamento di compenso, comparsa di lombalgia).

Per quanto concerne le controindicazioni, in particolar modo all’applicazione di tecniche “manipolative”, s’incontrano diverse patologie che rendono fragili le strutture oggetto del trattamento: tumori ossei, reumatismi infiammatori, fratture e lussazioni, malformazioni dello scheletro, osteoporosi avanzata, come del resto alcune vertigini da insufficienza vertebrobasilare, paralisi, ecc. Per questo motivo la Scuola di Osteopatia di Madrid dedica ampio spazio allo studio della clinica onde evitare che il professionista intervenga in caso di controindicazioni relative o assolute.

Osteopatia Viscerale

Alcuni squilibri funzionali del sistema viscerale trovano nell’osteopatia la loro soluzione: è il caso di disturbi quali gastrite, ernia iatale, disturbi intestinali, stipsi, alterazioni digestive in relazione alla vescica biliare, disturbi mestruali (dismenorrea) sindrome intermestruale ed alcune altre patologie della sfera genitale. Il trattamento osteopatico risulta parimenti utile nell’asma, incontinenza urinaria postparto, dolori al coccige.

Molto spesso il trattamento viscerale si rende necessario per alleviare alcuni dolori dell’apparato locomotore: il sistema viscerale proietta in effetti a volte la sua sofferenza a livello di rachide (riflessi viscero-somatici).

Osteopatia Craniale

Grazie all’osteopatia craniale si possono trattare disturbi di eziologia diversa come cefalee ed emicranie, problemi oculari, di udito, sinusite e rinite, problemi di articolazione temporomandibolare, ecc.

Osteopatia temporomandibolare

Complementare al trattamento ortodontico, il trattamento osteopatico permette di trattare efficacemente dolori delle articolazioni temporomandibolari. Ha un’applicazione efficace nel trattamento dei disturbi occlusali (classe 1, 2, 3 di occlusione dentale).
Un paziente con alterazioni occlusali presenta al tempo stesso disequilibri posturali associati. Il trattamento osteopatico agisce sull’occlusione e sulle eventuali anomalie della deglutizione che il paziente presenta.

Osteopatia e ORL

Rinite, sinusite cronica, patologie asmatiche, vertigini, cefalee, problemi di deglutizione, otiti ricorrenti, alcuni acufeni, ATM, ecc.

Osteopatia e ginecologia, gravidanza/post gravidanza

Nausee, dolori lombari, mastosi, sciatiche, problemi digestivi, stipsi, sindrome post-partum, cistite, disordini della menopausa, dolori funzionali del piccolo bacino, endometriosi, fissazioni ovariche ed uterine, cordone ombelicale, mal posizione fetale, dilatazione, ecc..

Durante la gravidanza e il parto i muscoli addominali e quelli del pavimento pelvico si allungano e si stirano, l’assetto posturale del bacino si modifica e la zona lombare è sottoposta a maggior carico. Questi cambiamenti possono essere la causa di lombalgia durante la gravidanza, della difficoltà a controllare l’urina o le feci o facilitare il prolasso dell’utero o di altri organi addominali. Dopo il parto, l’obiettivo principale è perdere peso e ritrovare la forma fisica ma sapere se si rischiano problemi futuri o se si ha bisogno di un aiuto terapeutico è il primo passo per un sano recupero fisico. Alcuni sintomi, se ancora presenti oltre le 8 settimane dal parto, sono dei veri e propri campanelli d’allarme: dolore alla schiena, al bacino, perdita di urine o feci mentre si tossisce, si cammina o mentre si fa uno sforzo; senso di peso a livello del retto o degli organi genitali; spinta in fuori dell’addome durante ogni esercizio fisico; difficoltà ad eseguire le normali attività quotidiane per dolore, stanchezza.

Efficacia e campi di applicazione

L’osteopatia è efficace nei problemi strutturali e meccanici dell’apparato muscolo-scheletrico, di quello vascolare, degli organi viscerali e del sistema neurologico periferico. Poiché l’osteopatia riequilibra le funzioni vitali e agisce con uno scopo curativo ma soprattutto preventivo, le indicazioni ad un trattamento osteopatico sono molto ampie ed indicate per tutte le fasce di età.
Un elenco di casi, tuttavia non esauriente, che possono esser oggetto di cure osteopatiche:

Sistema muscolo-scheletrico Tendiniti, dolori articolari, pubalgie, cervicalgie, dorsalgie, lombalgie, dolori costali o intercostali, dolori al coccige, e qualsiasi dolore a seguito di un trauma importante (sportivo, incidente stradale, ecc.)

Sistema neurologico Sciatiche, cruralgie, nevralgie cervico-branchiali, nevralgie facciali, ecc. Sistema neurovegetativo Stress, stati ansiosi, depressivi, irritabilità, turbe del sonno, problemi digestivi, alterazioni del respiro, senso di oppressione toracico, ecc.

Sistema circolatorio Problemi circolatori agli arti inferiori e superiori, congestioni venose, emorroidi, palpitazioni, alcune ipertensioni arteriose, tachicardia, problematiche post-operatorie cardio-circolatorie.

Sistema digestivo Acidità gastrica, ernia iatale, flatulenza, turbe digestive, turbe epato-vescicolare, diarrea, colite spastica, malassorbimento, ecc.

Sistema gineco-urinario Incontinenza (meccanica e neurologica), cistiti, turbe della menopausa, dolori al basso ventre, dolori durante i rapporti (dispareunia), mal posizioni dell’utero (se dolorose), ecc.

Osteopatia Pediatrica

Osteopatia Neonatale

Vari problemi della nascita e della prima infanzia legati ad un parto difficile o cesareo: disturbi del sonno, mancanza di concentrazione, dislessia, stato collerico, aggressivo, problemi digestivi, paralisi ostetriche, piede torto, problemi ORL, canale lacrimale otturato, scoliosi, ecc.

Lesioni durante il parto

Gli strain muscolo-scheletrici avuti luogo durante il parto possono causare nel neonato problemi per tutta la vita futura. Riconoscere e curare con l’osteopatia questi disturbi nell’immediato post-partum è una delle fasi più importanti della medicina preventiva.

Il cranio del neonato è strutturato per facilitare al massimo il parto e per non arrecare il minimo danno al cervello in fase di sviluppo. Tuttavia, le lesioni alla testa (strain) durante la nascita sono più frequenti di quanto la maggior parte della gente creda.
In uno studio condotto dalla dr.ssa Viola M. Frymann D.O. su 1250 neonati, fu possibile dimostrare che il 10% dei neonati aveva subito (prima o durante la nascita) un forte ed evidente trauma cranico. Gli strain muscolo articolari, che l’osteopata è in grado di diagnosticare, erano presenti in un altro 78%.
Di conseguenza, ogni 10 neonati esaminati nel corso dell’indagine quasi 9 presentavano disturbi.
Inoltre la dr.ssa Viola M. Frymann ha scoperto che i comuni problemi del periodo neonatale (come difficoltà nella suzione, vomito, tensione nervosa e respirazione irregolare) spesso si risolvono non appena si correggono questi strain.
Strain simili si riscontrano in scolari con problemi di apprendimento e di comportamento.
Inoltre molti casi di allergie infantili possono risalire agli strain muscolo – scheletrici che si sono prodotti al momento del parto e la scoliosi vertebrale che si riscontra nell’infanzia e nell’adolescenza è, in molti casi, la conseguenza della scoliosi cranica che si verifica durante la nascita. Le lesioni possono essere provocate da: pressioni esercitate dalla pelvi della madre, compressioni in caso di gravidanza gemellare, scarsa elasticità del muscolo uterino e/o del perineo e pavimento pelvico, cordone ombelicale corto, contrazioni uterine premature, travaglio prolungato o veloce, l’uso di farmaci che aumentano le contrazioni uterine, parto cesareo, uso di ventosa o forcipe.
Quindi riconoscere e curare il malfunzionamento del meccanismo cranio-sacrale nell’immediato periodo post-natale rappresenta una delle più importanti, se non la più importante, fasi della medicina preventiva nella pratica della medicina osteopatica.

Riabilitazione – Fisioterapia – Terapia manuale

LINFODRENAGGIO

Il Linfodrenaggio Manuale Vodder è indicato come terapia elettiva di alcune patologie specifiche del sistema linfatico. Accelera ed aiuta il flusso linfatico aumentando l’apporto di sostanze nutritive al sangue, a favore di un rinnovamento più rapido del liquido situato fra cellule e gruppi di cellule, il liquido interstiziale.

La tecnica si distingue per la specifica manualità che, correttamente esercitata, esplica il suo effetto a livello dei tessuti superficiali (cute e sottocute) e non sulla fascia muscolare.
Viene eseguita con movimenti armonici, lenti e ritmici al fine di rispettare i parametri fisiologici del deflusso linfatico.

RIASSUMENDO, IL LINFODRENAGGIO STIMOLA E FAVORISCE:

  • un aumento della linfoangiomotricità e della microcircolazione
  • il drenaggio dell’interstizio favorendo lo spostamento di liquidi, proteine e cellule immunitarie
  • un aumento delle difese dell’organismo
  • l’eliminazione di cataboliti e scorie
  • un effetto antidolorifico

La tecnica si utilizza in caso di:

  • edemi
  • insufficienze venose
  • disturbi circolatori
  • cellulite
  • traumi articolari e muscolari
  • sindrome di sudek
  • infiammazioni croniche (sinusite)
  • esiti di ustioni (esiti cicatriziali)
  • interventi pre-post chirurgia vascolare e plastica
  • piaghe o ulcerazioni (anche in diabetici)

La linfa è un liquido che scorre all’interno del sistema linfatico. Il suo compito è di ripulire il nostro corpo dalle scorie e dalle tossine accumulate ogni giorno.

Il percorso della linfa nel nostro corpo è paragonabile a quello del sangue nel sistema circolatorio, l’unica differenza è il modo in cui i fluidi scorrono.

In quello circolatorio abbiamo un motore che ininterrottamente funge da pompa, il cuore, mentre nel sistema linfatico il movimento della linfa è dato dalla contrazione dei muscoli attraverso la spremitura del contenuto dei vasi. Ed è proprio per aiutare il nostro sistema linfatico che si praticano trattamenti di linfodrenaggio manuale: favoriscono lo scorrere della linfa nel sistema linfatico.

La tecnica del linfodrenaggio nasce nel 1936 in Francia, ad opera del dott. Vodder, dopo anni di studi teorici e sperimentali. I vasi linfatici sono molto delicati ed è per questo che occorre una tecnica molto particolare che non comporti l’uso della forza ma movimenti docili, lenti, ritmici, armonici, mirati a ricreare l’equilibrio idrico nei tessuti.

Il corretto drenaggio della linfa dipende interamente dalla mano e nessun apparecchio può sostituire l’approccio manuale.

Con il drenaggio linfatico manuale si ottiene una rigenerazione completa ed immediata dei tessuti, nonché un effetto duraturo di riduzione dell’edema e molto spesso anche del dolore.

NSE (NEUROTAPING SOMATOSENSORIALE ELASTICO)

Il Neurotaping è una tecnica di applicazione di un nastro adesivo elastico che attraverso l’attivazione del sistema neurologico e del sistema circolatorio, ha un effetto terapeutico bio-meccanico che facilita la “comunicazione” tra sistema nervoso, muscolare, scheletrico e linfatico.
I muscoli, oltre a determinare i movimenti del corpo controllano infatti la circolazione dei liquidi venosi e linfatici, la temperatura corporea e molto altro.
Un funzionamento non appropriato dei muscoli, quindi, induce a differenti tipologie di sintomi.

La tecnica del Neurotaping si basa su un concetto terapeutico che agevola i liberi movimenti per permettere al sistema muscolare di aiutare il corpo affinché guarisca biomeccanicamente.

E’ un nastro in puro cotone con adesivo acrilico (latex free) spalmato ad onde che si attiva con il calore corporeo.
E’ elastico solo in lunghezza, resistente all’acqua, in vari colori. Può essere applicato per più giorni, a seconda della terapia.

Non contiene alcun principio attivo e può essere usato anche su bambini, persone anziane e donne in gravidanza.

Agisce sui punti neurolinfatici, sui punti neuromuscolari e sulle inserzioni muscolari. Lavora sulla pelle ma influenza la contrazione muscolare lavorando sui recettori di golgi. La presenza del nastro sulla pelle, infatti, permette di stimolare i recettori sotto cutanei così da raggiungere il sistema nervoso centrale e dare al muscolo lo stimolo nervoso adatto ad una sua completa e corretta funzionalità. Quindi, dà al sistema nervoso centrale un’informazione illusoria che permette al cervello di inviare al muscolo una risposta adatta per fargli riprendere le sue corrette funzionalità. Stimolando, poi, la funzione esterocettiva sensoriale elimina le stasi e libera la fascia migliorando la microcircolazione locale e permettendo l’assorbimento degli edemi. Infatti, sollevando la pelle, aumenta lo spazio interstiziale aiutando quindi la circolazione e l’assorbimento dei liquidi e riduce la pressione sottocutanea permettendo al sistema linfatico di drenare liberamente.

Di conseguenza la tensione data al nastro al momento dell’applicazione cambia il tipo di stimolo che riceve il sistema nervoso. Per questo è importante, nel momento dell’applicazione, cercare il movimento del muscolo e il movimento articolare applicando il nastro di conseguenza.

Agendo sulla pelle, sui muscoli, sul sistema venoso e linfatico e sulle articolazioni il nastro raggiunge quattro principali obiettivi:

  • Allevia il dolore
  • Supporta il muscolo durante il movimento
  • Rimuove la congestione linfatica e le emorragie sotto la pelle
  • Corregge il cattivo allineamento articolare

TERAPIA CRANIO-SACRALE

“Per molte ragioni la religione e la scienza hanno cercato di separare negli esseri umani il corpo dalla mente. Hanno anche cercato di separare lo spirito dal corpo e dalla mente. Nonostante questo sforzo sia stato inutile, ha creato confusione nella nostra capacità di conoscere noi stessi.

Con il lavoro scientifico, ormai venticinquennale, nella Terapia Craniosacrale, John Upledger dimostra che il sistema craniosacrale è il luogo dove il corpo, la mente e lo spirito trovano un terreno comune e come la Terapia Craniosacrale possa integrare queste tre componenti dell’essere umano.

La separazione del corpo dallo spirito è artificiosa, probabilmente creata dall’intelletto umano nella sua ricerca del “sempre più piccolo”. Questo bisogno di frammentazione è presente in molti sforzi umani. Una volta studiati, i frammenti devono però essere rimessi nel tutto.

La Terapia Craniosacrale offre l’opportunità di ricostruire questa unità, sia ai pazienti sia ai suoi praticanti.”

Tratto dalla presentazione di una conferenza di John Upledger (Amsterdam 1996)

PILATES

PILATES FISIOS®

Pilates Fisios è una tecnica riabilitativa, elaborata dalla fisioterapista Silvia Raneri, che integra i principi originali del metodo Pilates con le più recenti conoscenze medico-scientifiche.

Pilates Fisios pone il paziente al centro del processo terapeutico. Questo tipo di approccio, definito “metacognitivo”, tende a sviluppare nel paziente la consapevolezza di quello che sta facendo, del perché lo fa, di quando è opportuno farlo e in quali condizioni; tende a formare la capacità di essere “gestori diretti” delle proprie capacità, modificandole attivamente con proprie valutazioni e indicazioni operative.

Così, attraverso la consapevolezza e la gestione diretta della propria motricità, il paziente può riconoscere, ridurre o eliminare i comportamenti compensatori da lui sviluppati e sostituirli con comportamenti più funzionali. In sostanza, questo approccio si fonda sull’”insegnamento” di strategie di apprendimento motorie coscienti e si presta anche ad affrontare eventuali problematiche cognitive. Mira al pieno recupero di ogni distretto muscolare ed articolare, al riequilibrio posturale, alla rieducazione al movimento funzionale privilegiando l’allungamento, la stabilizzazione e l’allineamento del corpo.

Pilates Fisios si fonda su sei principi:

Il baricentro è inteso come insieme della colonna lombare, della zona pelvica (bacino) e dei principali muscoli che in quella zona, concorrono alla stabilità e al mantenimento della “posizione neutra”. La sua “stabilità” è ottenuta attraverso il lavoro sinergico della regione addominale con quella lombare e assicura minor dispendio energetico e ridotta incidenza di dolori lombari e dorsali.

Una fluida e completa respirazione è parte di ogni esercizio che diventa così un tutt’uno col movimento, l’accompagna, lo sostiene e aiuta nella stabilizzazione del baricentro… “soprattutto imparate a respirare correttamente..” scrisse Pilates. Inoltre, una buona respirazione ossigena il sangue e favorisce la circolazione.

Un corretto allineamento posturale durante il movimento determina una maggior efficienza del movimento stesso e corregge i disequilibri.

Un buon controllo del proprio corpo mette al riparo da traumi ed infortuni. Il controllo va praticato e sviluppato gradualmente; dapprima eseguendo esercizi semplici in cui si è in grado di mantenere un corretto allineamento posturale ed una buona stabilizzazione, e successivamente ampliando la gamma a movimenti più impegnativi. Affrettarsi nell’apprendimento del controllo significherebbe solo utilizzare dei compensi e predisporsi a traumi e dolori.

E’ intesa come capacità di focalizzarsi su tutte le parti del proprio corpo per controllarne la posizione durante il movimento. Essa alimenta il dialogo interiore col proprio corpo (sensazioni propriocettive) e aiuta a migliorare la performance attraverso la percezione di ogni dettaglio.

Esse producono la netta sensazione di facilità e leggerezza durante l’esecuzione del movimento quando questo è stato interiorizzato completamente.

Qualche volta le vecchie abitudini posturali e i movimenti scorretti sono difficili da cambiare. Un programma terapeutico, perché sia efficace e duraturo, deve insegnarti a muoverti efficientemente, senza dolore ed evitando di sovraccaricare la schiena e/o le articolazioni. Un trattamento Pilates Fisios inizia con una valutazione della postura, delle tensioni muscolari e dei movimenti scorretti che il corpo utilizza e che possono essere causa di dolori o contribuire a fissare una cattiva postura. Attraverso un programma di esercizi si impara a riconoscere le tensioni e/o i movimenti alterati e come fare per modificarli per ritrovare e mantenere nel tempo uno stato di benessere diventando più consapevoli e responsabili del proprio corpo.

Consiste in una serie di movimenti studiati appositamente per le necessità terapeutiche in relazione alle caratteristiche posturali statiche e dinamiche. Infatti, il fattore più importante che determina la riuscita del trattamento è che l’esecuzione degli esercizi sia il più possibile correttiva. Per questo le sedute sono individuali o in piccoli gruppi, in modo da monitorare costantemente i movimenti ed adattare gli esercizi alle necessità specifiche.

Nelle sedute si impara ad alleviare i dolori cervicali rilassando le spalle e la testa, a sviluppare la forza dal centro del corpo e distribuirla alle gambe e alle braccia senza tensioni, a sostenere il torace senza fatica liberando la respirazione. Al termine del trattamento, quando si sarà presa coscienza del proprio corpo, della propria postura e si avrà imparato a muoversi correttamente, sarà possibile riprendere le attività quotidiane senza più paura di farsi male, senza più dolore e migliorando anche le prestazioni della attività sportiva preferita. (Tratto dal sito di Silvia Raneri)

PILATES metodo originale

Il Pilates è una disciplina di allenamento del corpo mirata a sviluppare forza e flessibilità muscolare; aiuta a migliorare l’equilibrio tra corpo e mente necessario ad assicurare l’armonia dei movimenti.

La totale concentrazione sul corpo durante ogni esercizio porta quindi ad una migliore coordinazione, una migliore respirazione
e ad un controllo cosciente di tutti i movimenti del corpo.

Il Pilates, tonificando gambe, glutei, addome e lavorando sugli allungamenti muscolari, porta, se praticato con continuità, ad una grande trasformazione fisica evidente in un corpo più tonico, più elastico, più asciutto.

RIASSUMENDO IL PILATES:

migliora la capacità cardiovascolare e respiratoria

diminuisce la tensione e la stanchezza

aumenta l’elasticità muscolare

aumenta la mobilità articolare

tonifica il fisico
:: migliora la postura

rinforza gli addominali

sviluppa i muscoli che sostengono la colonna vertebrale eliminando i dolori cronici

migliora lo stato generale di salute

ottimizza il metabolismo

Le lezioni sono individuali o collettive

Manipolazione fasciale

La manipolazione fasciale, molto conosciuta all’estero, è una tecnica che necessita assoluta precisione e un’importante conoscenza dell’anatomia manuale. “Manus sapiens potens est”
“Solo una mano, guidata da profonde conoscenze scientifiche, può risolvere bene e velocemente un problema muscolo-scheletrico. Più si hanno conoscenze, più si riesce a risalire alla causa di un dolore e di una disfunzione articolare. Non c’è niente di magico” (Luigi Stecco).

Molto usato nell’ambito sportivo e rieducativo, risulta essere un ottimo trattamento.

A differenza degli altri tipi di massaggi non lavora sui muscoli, ma tra i muscoli, cioè sulla fascia che li riveste, liberandola in questo modo da eventuali aderenze, fibrosi, ristagni, siano esse di origine traumatica (recente o remota), posturale o altro.

La manipolazione fasciale risolve molte patologie e completa il lavoro di altre tecniche.

E’ quindi un metodo riabilitativo che vede nella fascia il punto nodale per risolvere affezioni osteo-mio-articolari e disfunzioni viscerali.

Tratto dal sito dell’Associazione Manipolazione Fasciale

La fascia è una membrana che si stende su tutto il corpo immediatamente sotto la pelle. Relegata da sempre alla mera funzione di contenzione e riempimento svolge la funzione di collegare e coordinare un’articolazione con l’altra, sincronizzando l’azione di ciascuna parte del corpo con il tutto. Si espande all’interno del muscolo con il perimisio e con l’endomisio. Queste espansioni trasmettono alla fascia profonda la contrazione della singola fibra muscolare. In conseguenza di tali collegamenti la fascia diventa il direttore di orchestra che sincronizza il crescendo di alcuni muscoli e il diminuendo di altri. Il risultato di questa armonia è il gesto motorio.

Finora il compito di sincronizzare il movimento è stato attribuito esclusivamente al sistema nervoso. I neurofisiologi stessi hanno cominciato a domandarsi come potesse il cervello controllare tutte le variabili che ci sono in un gesto motorio. Esse possono essere coordinate dalla fascia, dal tensionamento di questa membrana su cui sono inserite tutte le fibre muscolari. Se la membrana, che è l’elemento coordinante, diventa più densificata l’effetto inevitabile è la scoordinazione motoria. Alla base della densificazione vi sono tre classi di fattori: meccanici (traumi, sovrauso), chimici (l’alimentazione, farmaci) e fisici (freddo, il vento). La novità del metodo sta nel concentrare l’attenzione non sull’articolazione ma sui motori che ne gestiscono il funzionamento. Tra questi la fascia riveste un ruolo fondamentale. Diversi approcci terapeutici (agopuntura, trigger point therapy, cyriax ecc.) riconoscono la presenza di  particolari punti capaci di suscitare e, se trattati di alleviare o risolvere la sintomatologia dolorosa. La Manipolazione Fasciale identifica tali zone nella Fascia Corporis denominandoli Centri di Coordinazione. Ogni Centro di Coordinazione, situato nella fascia propria del ventre  muscolare, è correlato a un centro di Percezione localizzato a livello articolare. Su quest’ultimo, nella condizione patologica si avverte il sintomo doloroso. La ricerca delle Densificazioni fasciali sarà sempre focalizzata sui Centri di Coordinazione responsabili della disfunzione e su di essi sarà concentrato l’intervento manipolativo attuo al ripristino della fisiologica omeostasi tensionale.

E’ un accumulo di fibre neocollagene prodotte dalla fascia per riparare le lesioni dovute a eccessive sollecitazioni meccaniche, chimiche e traumatiche. Questa riparazione o compenso serve a dare un precario equilibrio all’organismo. L’omeostasi che ne deriva non è fisiologica per cui spuntano alterazioni strutturali e funzionali, nonché sindromi dolorose. La causa, non è da ricercare nell’area di manifestazione sintomatica, ma nella Fascia. Questo è un vantaggio dal punto di vista terapeutico perché la fascia si può manipolare. L’osso, il muscolo, il nervo non sono malleabili dall’esterno, non sono deformabili.

RACCOLTA DATI: è la storia clinica del paziente che guida il ragionamento clinico e l’approccio manipolativo. L’anamnesi recente, soprattutto in presenza di disfunzioni croniche  trova in quella remota le sue origini. Diventa così indispensabile venire a conoscenza di fratture, traumi, interventi chirurgici  e dolori pregressi. Sui dati raccolti viene elaborata una prima ipotesi fisiopatologica che restringe il campo  delle aree da sottoporre a valutazione clinica.

VALUTAZIONE MOTORIA E PALPATORIA: sono indispensabili a convalidare l’ipotesi di trattamento  elaborata durante la fase precedente. Testano la presenza di limitazioni nell’escursione articolare e insorgenza dei sintomi  durante il movimento dei distretti esaminati rispetto ai tre piani spaziali. La palpazione dei centri di coordinazione ritenuti responsabili della disfunzione confermerà o meno la presenza di Densificazioni Fasciali.

IL TRATTAMENTO: mira al ripristino del fisiologico equilibrio tensionale proprio del sistema fasciale. La manovra manipolativa, sviluppando attrito e calore profondo, ripristina il corretto e vicendevole scorrimento fra i diversi piani fasciali, normalizzando così la funzionalità muscolare ed articolare e garantendo la scomparsa del sintomo doloroso. Scelta la corretta combinazione di Centri di Coordinazione da trattare, si utilizzano gomito, nocca o polpastrello per insinuarsi tra le diverse strutture fasciali fluidificando la sostanza fondamentale dei tessuti connettivi.

GOLF Phisyo Trainer

I compiti e gli obiettivi di un Golf-Physio-Trainer sono l’assistenza e il trattamento del golfista secondo gli aspetti del gioco del golf, della fisioterapia e dell’osteopatia, prendendo in considerazione le risorse fisiche e anatomiche dell’individuo. Con metodi di trattamento e di esercizi specificamente sviluppati si fornisce ai giocatori di golf la possibilità di migliorare il proprio gioco sotto il punto di vista preventivo e indirizzarli verso un’attività più sana.

Lo scopo dell’Associazione Europea GPT consiste nel promuovere la pratica del golf verso un’attività più sana. L’accento viene posto sulla prevenzione nel settore giovanile, soprattutto con disabilità, secondo le più recenti conoscenze nel campo della fisioterapia golfistica. Un altro gruppo d’interesse primario sono gli anziani, gli amatori e i professionisti. Secondo il credo “Gesundes Golfen(GPT)®” – Golf & salute con l’individuale swing “preventivo, biomeccanicamente ottimizzato”.